La camorra sta dalla parte del potere. E anche i politici stanno dalla parte del potere. E non so se c’è un collegamento, un link, ma intanto in mezzo c’è chi si prende le mazzate. Su quest’ennesima emergenza rifiuti stiamo assistendo ad un rimpallo di responsabilità: una situazione, mai sanata, dove sono state sbandierate mille promesse. Eppure, negli anni, sono state illustrate mille possibilità di soluzione del problema, possibilità che potrebbero anche essere sane. Noi, in Campania produciamo un sacco di monnezza, e quindi servirebbero tante cose, tante iniziative. In una parola: una strategia. Riduzione della quantità dei rifiuti, riciclaggio, compostaggio, pratiche virtuose.
Tutto per evitare di dover essere costretti a “buttare tutto dentro a un buco”. Servirebbero progetti, investimenti ma se tutti continuano a farsi i cazzi loro non migliorerà mai nulla. Saremo condannati a vedere sempre le stesse cose. La verità è che bisognerebbe cambiare il sistema che ci amministra: certe situazioni non ci sono cascate in testa dall’oggi al domani. Il nostro è un paese alla deriva, ma alla deriva ce lo stiamo mandando. Come si può che possa risolvere i problemi così articolati un personaggio che gestisce i debiti pubblici esteri secondo i suoi interessi?
Il problema del debito pubblico estero, infatti, fa riferimento al futuro di un quarto dell’intero pianeta. Ed è gestito in base alla possibilità di aver accesso a una speculazione edilizia. Come ci si può attendere una soluzione da chi si comporta così?