DIECI TEMI PER USCIRE DALLA CRISI E CAMBIARE IL PAESE
1. Più occupazione con Green Economy, ricerca, cultura e innovazione. Welfare.
• Superamento del PIL con nuovi indicatori del benessere come l'impronta ecologica e la sostenibilità socio-ambientale
• Conversione ecologica delle politiche industriali: istituzione di aree No Tax nei territori compromessi dalle imprese inquinanti, istituzione dei Distretti della Green economy per l'innovazione tecnologica e scientifica, per le rinnovabili, per la mobilità sostenibile. Riconversione delle industrie altamente inquinanti
• Riduzione della pressione fiscale sul costo del lavoro e lotta al precariato al fine di favorire l'assunzione di almeno 100.000 giovani (oggi la disoccupazione giovanile èal 30%). Obbligo di retribuzione minima per stagisti, apprendisti e praticanti
• Liberalizzare le Professioni
• Sussidio di disoccupazione (Salario sociale/di cittadinanza)
• Introduzione di una tassazione agevolata per le imprese "verdi"
• Investire il 2% dell'attuale PIL in ricerca e università, scuola, formazione e innovazione
• Sistema previdenziale sostenibile e solidale. Eventuali modifiche al sistema previdenziale non devono essere indirizzate a ripagare il debito, ma a favore delle politiche sociali, dei giovani
• Creazione di almeno 3000 asili nido con il taglio delle spese militari
- Rifinanziamento del Fondo nazionale per le politiche sociali e del Fondo per la non autosufficienza
2. Stop al consumo di territorio. Dissesto idrogeologico: un'emergenza nazionale
• Moratoria del consumo di suolo e messa in sicurezza del territorio e delle coste
• Avvio da parte di tutti i Comuni italiani del censimento degli immobili non utilizzati e indagine sullo stato di salute del proprio territorio
• Istituzione urgente di una Commissione parlamentare d'inchiesta su tutte le aree a rischio idrogeologico e sismico, con redazione di una mappa delle vulnerabilità geologico-ambientali
• 100.000 piccole opere per rilanciare le infrastrutture utili e il risanamento idrogeologico anche con le risorse sottratte alle grandi opere inutili
• Redazione dei Piani paesaggistici regionali. Piani per la riforestazione delle aree ad alto rischio ambientale
• Diritto alla casa. IMU progressiva, sulle seconde case e sugli immobili sfitti. Cedolare sugli affitti. Mutui agevolati per i giovani
• 1000 nuovi parchi urbani. Città misura di bambini e anziani. Abbattimento delle barriere architettoniche. Pedonalizzazione dei centri urbani e isole pedonali nelle periferie
3. Efficienza energetica ed energie pulite. Cambiamenti climatici. Rifiuti zero.
• Adozione di un Piano nazionale per l'efficienza energetica. Stabilizzazione delle detrazioni del 55% per ridurre i consumi energetici e per il rilancio dell'edilizia sostenibile (oltre un milione di famiglie ne hanno Con le energie rinnovabili nei prossimi anni 250 mila occupati. Occorre rivedere il Decreto Romani e il V conto energia che ha messo in crisi un settore che aveva giàcreato oltre 1000 imprese, un indotto di 13 miliardi di euro per il 2011 e 100.000 occupati. Ottimizzazione della rete e implementazione delle Smart Grids (Reti intelligenti).
• Pieno sostegno alle fase due di Kyoto. Politiche di riduzione della CO2 e introduzione della Carbon Tax
• Obiettivi regionali di riduzione obbligatoria della CO2 (Burden Sharing) per le Regioni e attivazione dei Registri volontari regionali per Kyoto (VERS)
• Chiusura dei cicli produttivi. Promozione delle tre R (riduzione, riciclo, raccolta differenziata). 200 mila nuovi posti di lavoro con la raccolta differenziata "porta a porta" su tutto il territorio nazionale
• Moratoria della costruzione di nuovi inceneritori e graduale spegnimento degli esistenti
4. Fisco più equo.
• Lotta all'evasione e all'elusione fiscale. Reintrodurre il reato di falso in bilancio.
• Limitazione del contante
• Applicazione della Tobin Tax (tassa sui trasferimenti finanziari) a livello europeo
• Introduzione di una Patrimoniale permanente per i patrimoni personali o societari oltre un milione e mezzo di euro
• Introduzione di un contributo di solidarietà obbligatorio, per chi ha giàusufruito dello scudo fiscale, pari al 10% del capitale "scudato" (gettito previsto 10 mld euro)
• IVA al 4% per tutti i prodotti di prima necessità e per i prodotti "verdi". Aumentare l'IVA sui beni di lusso e sui prodotti dannosi per l'ambiente e la salute
• Compensazione dei debiti fiscali con i crediti vantati con la P.A.
- Fiscalità ambientale attraverso la Carbon Tax, il cuneo fiscale ridotto e i Bonus per chi assume.
5. Liberi di muoversi.
• Più trasporto pubblico e sostegno al trasporto per i pendolari
• Indirizzare il trasporto merci su rotaia
• Riconvertire l'industria delle automobili e incentivare le auto meno inquinanti (elettriche, a metano e idrogeno), le flotte aziendali ecocompatibili e il car-sharing
- Rifinanziare il Fondo triennale per la Mobilità Sostenibile istituito nel 2007.
- Finanziamenti per la mobilità ciclabile e la sicurezza dei ciclisti
6. Ripartire dai Beni comuni. Acqua, Beni culturali, Paesaggio, Scuola e Sanità pubblica.
• Rispetto degli esiti referendari sull'acqua bene comune e contro il nucleare
• Creazione di un'Agenzia Europea a tutela dei Beni comuni europei. (European Common Goods)
• Università: superamento della Riforma Gelmini, adeguato finanziamento per il diritto allo studio (borse per i meritevoli e per bassi redditi, abitazioni per i fuori sede)
• Politica sanitaria nazionale: invertire la rotta e puntare sulla Sanità pubblica, sulla prevenzione e sulla promozione del benessere psico-fisico della persona
7. Stati Uniti d'Europa. Una comune politica europea economica e fiscale. Riduzione del Debito anche "ambientale".
• Riforma della BCE come prestatore di ultima istanza
• Emissione degli Eurobond per finanziare la conversione ecologica e prevenire il dissesto idrogeologico.
• Creazione di un'Agenzia di rating pubblica europea per ridimensionare la finanza e riaffermare il ruolo della politica per regolamentare i mercati finanziari. Separazione tra le banche di risparmio e le banche di investimento.
8. Riduzione delle spese militari, promozione della Pace, della solidarietà e dell'intercultura.
• Taglio delle spese militari. La spesa militare in Italia ammonta a 43.3 miliardi di euro annui: destiniamo parte di queste risorse agli asili, al trasporto pubblico e alla scuola
• Promozione dei corpi civili di pace e di una politica estera per la pace e il dialogo fra i popoli
• Sostegno alla cooperazione internazionale, mantenendo gli impegni assunti in sede internazionale
• Politica estera europea comune
• Eliminazione dei 27 eserciti europei separati, che costano 200 miliardi di euro, per realizzarne uno solo
• Promozione delle economie solidali: commercio equo e solidale, finanza etica, gruppi d'acquisto solidale, turismo responsabile
• Favorire l'accoglienza e l'integrazione degli immigrati nel tessuto sociale e produttivo
• Contrasto alla tratta e alla riduzione in schiavitù degli esseri umani, con particolare riferimento allo sfruttamento delle donne e dei minori e al caporalato
9. Ecologia della politica e libertà di informazione.
• Abolizione dei privilegi e dei cumuli dei vitalizi dei parlamentari e consiglieri regionali, trasparenza obbligatoria delle spese e dei finanziamenti di parlamentari e partiti
• Lotta a tutte le mafie, alla criminalità organizzata e alla corruzione
• Assicurare il pluralismo e la libertà di informazione
• No alle leggi bavaglio
• Accesso ad Internet come diritto costituzionalmente garantito. Open source e cittadinanza digitale
10. Agricoltura di qualità, biodiversità e diritti degli animali.
• Proteggere le economie locali, i mercati di prossimità e le filiere corte. Promozione dei prodotti locali, dei GAS e dei Mercati contadini.
• Difendere la fertilità dei suoli e la biodiversità marina. Incentivare l'agricoltura, in particolare a piccola scala, nelle aree a rischio idrogeologico. Combattere gli allevamenti intensivi. Promuovere il risparmio idrico anche in agricoltura.
• Rilancio dell'agricoltura biologica. OGM zero. Sicurezza alimentare. Progressiva eliminazione dei pesticidi
• Realizzazione della Rete natura 2000. Rilanciare una politica nazionale delle aree protette, istituire una Agenzia Nazionale per i Parchi, integrare le politiche di tutela delle aree protette nazionali, regionali e locali con la gestione della Rete Natura 2000
• No alla vivisezione. Stop alla caccia. Tutela del benessere animale.