“Da tarantina e da co-portavoce nazionale di “Ecologisti e Reti Civiche - Verdi europei” – ha aggiunto Mary Luppino - penso che quanto sta avvenendo nella città di Taranto sia sintomatico della situazione drammatica che sta vivendo tutta l’Italia: il profitto prima di tutto, in nome di questo si è disposti anche a mistificare realtà e dati. Stesso metodo – spiega la Luppino - adottato a Casale Monferrato: la morte in cambio di un posto di lavoro.”
“Caro Ministro – hanno concluso Dotti e la Luppino - le famiglie e gli operai di Taranto non vogliono più barattare il lavoro con la morte. Bonelli, cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà, ha avuto l’onestà di diffondere dati veri e inattaccabili. La querela è solo il tentativo di creare un polverone politico. Dia spiegazioni, invece di lanciare denunce per sviare l’attenzione dal vero problema. E poi faccia un favore a tutti: si dimetta e lasci posto a qualcuno che intende tutelare la salute e l’ambiente prima dei profitti e degli interessi industriali”.
Roma, giovedì 20 settembre 2012