
Ma l'ex raìs si dichiara innocente. Tafferugli tra i manifestanti.
Al Cairo va in scena il processo contro Hosni Mubarak. A udienza,
insieme con l'ex presidente, ci sono i due figli Gamal e
Alaa, l'ex ministro dell'Interno, Habib el Adly, e
l'uomo d'affari Salem Hussein, vicino al clan familiare
dei Mubarak. Mubarak e El Adly sono accusati di aver fatto
sparare sui manifestanti durante la rivoluzione di gennaio.
L'ex raìs, insieme con i figli e Salem, è accusato anche di
malversazione e corruzione. Mubarak è comparso nella gabbia
degli imputati disteso su una barella. I figli, invece, la tuta
bianca dei detenuti.
LA RICHIESTA DI RINVIO. La seduta del processo
è stata poi sospesa per consentire alla corte di valutare la
richiesta avanzata da numerosi avvocati della difesa per un
rinvio della nuova udienza. La difesa ha chiesto tempo per
studiare le carte dato che, hanno spiegato gli avvocati, si è
aggiunto al processo contro Mubarak e i figli, quello dell'ex
ministro el Adly, accusato delle violenze contro i manifestanti
durante la rivoluzione. Tutti gli imputati hanno lasciato la
gabbia del processo.
«OMICIDIO PREMEDITATO». Alla ripresa
dell'udienza, Mubarak è stato accusato dal rappresentante
della procura egiziana di omicidio premeditato nei confronti dei
manifestanti della rivoluzione di gennaio. Accusa che il diretto
interessato ha rispedito al mittente, dicendosi innocente insieme
così come hanno fatto i figli Gamal e Alaa.
Tafferugli tra i manifestanti
Centinaia di manifestanti, pro e contro Hosni Mubarak, si sono
radunati nei pressi dell' accademia di polizia, alla
periferia nord del Cairo, dove prenderà avvio il processo. La
zona è massicciamente presidiata dalle forze dell'ordine.
Sono impegnati 3.000 soldati e agenti di polizia e blindati
militari circondano l'esteso complesso dell'accademia.
Ciononostante, gli agenti non hanno potuto impedire lo scoppio di
una fitta sassaiola tra i manifestanti davanti a uno degli
ingressi dell'accademia. Sono centinaia i poliziotti in
tenuta antisommossa impegnati a dividere le due fazioni accorse
per contestare e sostenere Mubarak. Con questi ultimi che sono
giunti alle minacce: «Se il tribunale lo condanna lo bruciamo e
demoliamo la prigione».
Alle prime immagini dell'ex presidente nella gabbia, i
manifestanti hanno reagito con un silenzio assoluto seguito da
scene di gioia. Molti hanno tirato scarpe contro lo schermo,
altri hanno invocato «Allah u akhar» (Dio è grande). Uno dei
manifestanti ha gridato «Ora il faraone è in gabbia».
Piazza Tahrir blindata
Anche piazza Tahrir, epicentro della rivoluzione che ha portato
alla caduta di Mubarak, è blindata per l'apertura del
processo all'ex raìs egiziano. Decine di soldati e agenti di
polizia in assetto antisommossa si sono allineati attorno alle
grandi aiuole al centro della piazza, che solitamente sono
occupate dai manifestanti. Blindati dell'esercito controllano
l'accesso della piazza, che è stata sgombrata due giorni fa
dai manifestanti che ancora rimanevano per il sit in cominciato
l'8 luglio.
Mubarak è giunto al Cairo dopo aver lasciato l'ospedale di
Sharm El Sheik, dove si trovava da mesi agli arresti domiciliari.
I figli sono giunti invece dal carcere di Tora, sempre nella
capitale, dove sono detenuti.
Mercoledì, 03 Agosto 2011